Giro di Favignana a tappe 4-9 luglio 2011
Si è appena conclusa la 2° edizione del giro a tappe delle isole di Favignana, Levanzo e Marettimo, meglio conosciute come Egadi; questo è il “diario” della vacanza di Delia e Stefano e vuol essere un suggerimento per tutti coloro che amano conciliare sport vacanza ed anche qualche piccola soddisfazione agonistica!
Domenica 3 luglio: dopo un viaggio abbastanza impegnativo dedicato alla scoperta di possibili avversari podisti, compagni di viaggio in aereo o in aliscafo, arriviamo a Punta Fanfalo, estrema propaggine meridionale dell’isola di Favignana e sede del villaggio Valtur, che “ospitava” il giro. Dopo le operazioni di rito ci assegnano la camera: 224! Con sgomento ci accorgiamo dopo poche ore che è ubicata esattamente alle spalle delle casse del piano bar, dove, fino a mezzanotte inoltrata, il “boss” dello staff degli animatori, cantautore mancato sebbene dotato, si esibisce in un repertorio che va dalla canzone napoletana alla musica leggera italiana per concludersi con “The Voice”.
Lunedì 4 luglio: Scoccano le 9.00: è l’ora del ritiro dei pettorali. Per prima cosa uno sguardo alla lista degli iscritti: siamo 69! Che dire di più!
Scorriamo le categorie: la M45 conta 8 iscritti mentre per la MF45 sono l’unica partecipante. In un passato non troppo lontano mi sarei rammaricata di non avere dirette avversarie con cui combattere ma date le attuali condizioni sono ben felice ! … Come cambiano le prospettive!
Riceviamo pettorali e chips e nuovamente la numerologia ci conforta: il mio è il 3, numero perfetto, mentre Stefano ha il 21, comunque multiplo del 3!!!
La prima tappa è prevista per le 18.30 nel centro del paese di Favignana, veniamo allertati, durante il briefing, di fare molta attenzione ai pedoni ma soprattutto alle biciclette: il mezzo di locomozione preferito per gli abitanti e i turisti di Favignana; la tappa si snoderà infatti lungo un circuito cittadino di 1.500 mt. da ripetersi per ben 5 volte!
Eccoci ai nastri di partenza: pronti, attenti VIA! E’ partito il giro a tappe di Favignana! I giri scorrono, alla fine del mio 3 vengo raggiunta dalla coppia di testa: un palermitano trapiantato a Torino e un trentino, inizio il mio 4 e sento lo speaker annunciare il passaggio di Stefano che sta per iniziare il suo ultimo giro: imperativo categorico non farsi doppiare! Concludo la mia prova in 8° posizione femminile, anche Stefano è 8° ma cosa più sorprendente ha vinto la categoria. Le premiazioni di tappa infatti riguardano i primi tre classificati di ogni categoria: su un podio improvvisato in Piazza Matrice riceviamo il sole di Favignana in legno e due bottiglie di vino rosso a testa.
Martedì 5 luglio: primo trasferimento alla volta dell’isola di Levanzo. La tappa prevede anche questa volta un circuito, ondulato, di circa 2.400 mt. da ripersi per 3 volte, con giro di boa dopo circa 1.200 mt. Psicologicamente devastante. Il percorso viene tracciato, il pallone dell’arrivo gonfiato e posizionato in zona porto, tutto è pronto per partire: sono le ore 10.30 e siamo alle Egadi! I giri scorrono, tutt’altro e velocemente, lo speaker ci incoraggia e ci saluta al passaggio sotto lo striscione d’arrivo: “Ecco ‘codino volante’ ”, questo il soprannome che Stefano si è presto conquistato! Finalmente inizia l’ultimo anello: sono sempre in compagnia dell’atleta locale che sembra cedere ma a 500 mt. dall’arrivo riprende coraggio, e soprattutto gambe, e se ne va! Così all’arrivo: Francesca Maria Pandolfi e Delia Pidatella. Ma come è andata a Stefano: il suo diretto avversario oggi si è decisamente vendicato con una gara di attacco, recuperando il distacco del giorno prima e vincendo la categoria; al terzo posto una “new entry”: un simpatico “pennellone” di Trieste di nome Marco.
Mercoledì 6 luglio: giornata di riposo! Chissà in quanti andranno a defaticare: incontriamo infatti alle 8.30 Alfio, del Marathon Club Taormina, M60 fanalino di coda della manifestazione ma amatissimo ed applauditissimo. Il nostro programma prevede: noleggio bici, scalata a piedi del monte Santa Caterina e giro dell’isola, completo, in city-bike. I gradoni che conducono a Santa Caterina, edificio fatiscente risalente al XVI secolo ed utilizzato poi come carcere nel periodo bellico, ampi e ripidi inducono a pensare ad una bella “cronoscalata”, mano mano che saliamo il sogno di una bella tappa a cronometro scema, mentre si apre dinanzi a noi uno splendido panorama sul versante sud dell’isola. Il pomeriggio è tutto dedicato al periplo, by byke, dell’isola, con foto di rito nelle località segnalate dalla guida: Punta Lunga, Cala Rotonda, Cala Grande, i Faraglioni, Cala Rossa, le grotte del Bue marino, e per concludere Cala Azzurra; rientriamo un po’ stanchini, in previsione della giornata di domani, ma soddisfattissimi!
Giovedì 7 luglio: oggi il trasferimento sarà lungo: dobbiamo andare a Marettimo che dista circa un’ora di motonave da Favignana: il Martelli opta per il cerottino anti mal di mare! Marettimo si presenta come un grande scoglio, pochissime case, e due porticcioli; attracchiamo al Porto Nuovo! Cominciano le operazioni di tracciatura del percorso sono previsti 4 giri di un circuito “cittadino” ondulato ed assolatissimo di circa 2.600 mt. E’ caldissimo! Dopo varie lamentele l’organizzazione decide di accorciare la tappa: faremo soltanto 3 giri per un totale di circa 8.500 mt. Partiamo, rincuorati dalla decisione degli organizzatori, ma le condizioni sono comunque proibitive, attraversiamo il piccolo abitato di Marettimo dove si concentrano gli abitanti incuriositi: una signora ha appena terminato di lavare il lastricato sul quale stiamo transitando rendendolo fresco e pulito ma altrettanto … scivolossissimo! E’ la peggiore delle mie prestazioni: gambe pesanti e poca voglia, ne approfitta Francesca Maria che mi saluta a metà del secondo giro incitata da bimbe e marito. Anche Stefano non è molto soddisfatto, riesce comunque a controllare il triestino; all’arrivo per entrambi un bel bagno ristoratore.
Venerdì 8 luglio: tappa conclusiva con partenza ed arrivo da Punta Fanfalo di fronte all’ingresso del villaggio Valtur; i km sono 9,350 finalmente un unico giro! E’ la mia migliore prestazione: arrivo 7° e scavalco in classifica generale l’atleta locale Maria Francesca, tesserata tuttavia Lamezia Terme, con la quale ho battagliato tutte le tappe e che peraltro mi ha sempre battuta, ma oggi si è spenta la luce e all’arrivo ci separano ben 3 minuti! Stefano parte in testa e percorre i primi 2 km davanti a tutti per chiudere poi in 7° posizione ma ancora una volta 1° della sua categoria: purtroppo non è sufficiente a vincerla contro Giammona, atleta locale “infortunato”, (e chi non lo è!) che però oggi si è preso un bello spavento! Arrivo e premiazioni impreziositi dalla presenza del fotografo Valtur, solitamente evitato come la peggiore delle epidemie, oggi circondato da acquirenti curiosi (io per prima!) di rivedersi interpreti dello sforzo della tappa conclusiva.
Sabato 9 luglio: oggi è il grande giorno: premiazioni finali a Villa Florio, residenza della nota famiglia di Favignano la cui fortuna si basava sulla tonnara, oggi visitabile, il cui più celebre esponente fu il creatore della nota gara automobilistica “Targa Florio”. Tutti presenti, primo fra tutti il sindaco, vagamente somigliante ad un celebre politico del nostro recente passato; Mimmo, lo speaker – organizzatore, ha annunciato una sorpresa per tutti, e così è: oltre ai consueti tre premiati di ciascuna categoria, al collo dei quali spicca la medaglia color oro, argento e bronzo, vengono chiamati, e omaggiati di due bottiglie di vino, tutti coloro che, categoria per categoria, hanno concluso il giro se pur con piazzamenti di minor rilievo! Una bella festa per tutti!
Assente di prestigio proprio lui: il vincitore della categoria M45!
Qualcuno è già purtroppo pronto per partire: è il caso del nostro nuovo amico di Trieste che in segno di ammirazione nei confronti del suo diretto avversario, Stefano, lo omaggio con una maglietta ricordo! Ci accompagna alla Posta e ci aiuta a confezionare il pacco postale contenente i premi (impossibile imbarcarlo con la Ryanair!) e ci offre un caffè shakerato … Che dire: peccato sia partito!
Istruzioni per il turista inesperto: non chiedete mai ad un barista siciliano “un caffè freddo!” vi servirà una granita … che è comunque buonissima! Delia