Purtroppo ci sono state varie defezioni, ma nonostante questo, un bella formazione è partita domenica mattina (ore 6) per Sinalunga. Qui di seguito l’elenco.
Pullman con autista bulgaro (tutti e due, l’autista ed il pullman)
accompagnatori/tifosi:
Anna e Pietro (Ferracci) - Gianna e Vittorio (Biagini) - Renza, Mario e Marisa (DiLaghi) - Gabriella Vangelisti - Jarno Fragorsi - Nicola Vurro – Anna e Maurizio (Ventre)
Atleti con esperienza (di campestre):
Coniugi Silori/Calonaci - Andrea Bertini - Leonardo Pastorini - Sanzio Nistri - Alvaro Fruttuosi - Franco Spataro - Elena Marella (che però non ha voluto rischiare ed ha corso la non competitiva)
Atleti vergini (di campestre):
Coniugi Diamanti/ Tomei - Lucia Cavigli - Annalisa Bettoni - Alessandro Tarchiani - Ketty Caponetto
Ad essi vanno aggiunti altri tre atleti molto esperti di campestri che hanno viaggiato per conto loro e si sono classificati nelle migliori posizioni (forse perché non erano in pullman con noi? :
Claudia Aversa, Bernardo Nicese e Alessio Ciardi che si sono piazzati rispettivamente prima (brava Claudia, campionessa nazionale di corsa campestre UISP 2016 ), terzo e sesto nelle rispettive categorie.

La lunghezza del percorso era di 4 km per le donne, 5 per i veterani e 6,5 per gli altri, il tutto alla periferia di Sinalunga, quasi completamente piani e con terreno abbastanza asciutto se si escludono vari fossi che qualcuno ha saltato e qualcun altro ha “centrato” alla grande a giudicare dalle condizioni delle scarpe all’arrivo. L’organizzazione era ottima: parcheggio pullman vicino, ristoro abbondante, spogliatoi e navetta per andare alle docce (calde!)
Se mi è permessa una nota personale, è estremamente faticoso correre le campestri . A parte la sensazione delle scarpe al’inizio leggerissime e poi pesanti perché piene di fango (io ho centrato tutti i fossi) avevo l’impressione di non andare avanti e di restare sempre sul posto.
Anche questa volta la squadra femminile ha battuto la maschile. Infatti le donne sono arrivate 11e e gli uomini 15i
Dopo il parco pasto, il culturale. Abbiamo visitato due graziosi paesini Trequanda e Lucignano veramente ben conservati e caratteristici. A Trequanda c’è stato un attimo di panico quando abbiamo perso Anna e ed abbiamo visto in pericolo tutti i prossimi eventi della sportiva per la mancanza di crostate (anche Pietro da buon marito era mooolto preoccupato).
In conclusione è stata una giornata davvero piacevole.
Grazie a tutti