Riabilitare l’atleta infortunato. Pasquetti P. - Mascherini V. Edi-ermes, 2007, pp. 176. ISBN 88 7051 295 9.
Come è noto la pratica sportiva è sempre più diffusa a livello amatoriale, con il conseguente innalzamento dell'età degli atleti; se a questa considerazione si associa anche la stessa esigenza di sempre maggior livelli prestativi, si comprende facilmente la comparsa e talora l'incremento di traumi in ambito sportivo.
La corretta prescrizione di medicina riabilitativa e fisioterapia, anche nei traumi da sport, necessita di una preliminare e accurata diagnosi funzionaIe, nel rispetto rigoroso di precisi momenti anamnestici, valutativi, biomeccanici, diagnostici strumentali; il volume illustra in quest’ottica, all’inizio di ogni capitolo, la medicina riabilitativa e la fisioterapia con i necessari richiami dei principali aspetti biomeccanici ed eziopatogenetici, presupposti necessari al congruo programma di rieducazione funzionale.
Sono presentati, per i principali quadri clinici schemi e protocolli specifici, tenendo presente della grande importanza della personalizzazione delle tecniche fisiocinesiterapiche sia per carichi di lavoro, modalità e tempi, sia per caratteristiche dell'affezione e soprattutto del singolo atleta (tipo di sport, età, sesso eccetera).
Tra le principali affezioni cliniche oggetto di recupero, una particolare attenzione è stata rivolta alla patologia dei tessuti molli come espressione di sovraccarico funzionale da sport; con maggior dettaglio sono state approfondite le trattazioni di spalla, anca, ginocchio, caviglia, rachide lombare, considerandone l'approccio terapeutico che il più delle volte si presenta conservativo, avvalendosi quindi di soli programmi fisiocinesiterapici personalizzati.
Obiettivo degli Autori è presentare le linee generali riabilitative utili, che in pratica si realizzano mediante associazione sinergica di rieducazione motoria, terapia fisica, massoterapia, tutori e taping, che correttamente può essere indicata programma riabilitativo individuale.
Nell'ultimo capitolo, sono state, infine, presentate le caratteristiche basilari degli attuali sistemi di valutazione di analisi del movimento-gesto atletico, che permettono di valutare la funzione motoria quantizzandola in fase dinamica; ciò presenta valenza preventiva e di monitoraggio del reale recupero durante la fase riabilitativa.
Cardine riabilitativo appare la cinesiterapia, da intendere come esercizio terapeutico nelle sue espressioni isometriche, isotoniche, isocinetiche e di rieducazione propriocettiva e neuromotoria; di particolare utilità l'idrocinesiterapia, infine la terapia fisica strumentale e la massoterapia, che appaiono metodiche complementari e solo sinergiche al predetto "esercizio terapeutico"; come è noto la stessa cinesiterapia può presentare anche utilità specifica in ambito preventivo.Per facilità di consultazione in appendice sono stati presentati in termini generali i principali strumenti riabilitativi (esercizio terapeutico, cinesiterapia, fisioterapia, massoterapia, tutori/ortesi, bendaggi funzionali, taping) utilizzabili in valida sinergia, nei termini successivamente descritti, in queste patologie traumatiche da sport.